La ripresa dello shipping sostiene la bilancia commerciale cinese

Per la prima volta negli ultimi mesi Cosco, il gigante cinese dello shipping, qualche giorno fa ha rivelato profitti in crescita: +46.8% a 9.93 miliardi di yuan nel 2020 (1.5 miliardi di dollari USA), con un + 13,4% nel balzo dei profitti a 171.3. La domanda di beni di uso comune e la ripresa dei traffici sono alla base della ripresa della stabilità della bilancia commerciale cinese. Il volume dell’interscambio di Pechino a marzo è cresciuto del 29,2%. Un miglioramento legato alla ripresa della domanda globale e alla ripresa dei trasporti.

Un interscambio più dinamico

A marzo le esportazioni cinesi hanno mantenuto il dinamismo, con l’aumento dei prezzi del petrolio che hanno sostenuto le importazioni. Il volume della bilancia commerciale ha registrato un aumento del 29,2% sull’anno a quota 8.47 trilioni di yuan (1,29 trilioni di dollari nel primo quarto del 2021). I settori tradizionali dell’economia cinese riprendono a muoversi.

Un sondaggio Reuters frutto delle valutazioni di 27 economisti aveva previsto un surplus commerciale a 52,05 miliardi di dollari a marzo, dopo un surplus di 103,25 miliardi di dollari nei primi due mesi dell’anno. Le esportazioni, invece, erano date in aumento del 35,5% a marzo rispetto a un anno prima.

Il Covid ha avuto pesanti effetti sulla domanda estera di beni, ma grazie agli sforzi nella vaccinazione a tappeto il quadro sta cambiando in meglio.

La ripresa delle fabbriche americane

Ci sono elementi per valutare cosa c’è dietro l’angolo. Anche l’attività delle fabbriche negli Stati Uniti, infatti, è ripresa a marzo, in un contesto di forte crescita dei nuovi ordini, e anche la crescita dell’attività mensile delle fabbriche nell’area dell’euro è stata la più rapida che mai.

Altri osservatori cinesi hanno notato invece che le infezioni da coronavirus all’estero sono in crescita e che i vincoli nel commercio globale hanno lasciato alcune aziende alle prese con tempi di consegna prolungati e prezzi in aumento delle materie prime.

Un elemento di incertezza, che le indagini sull’industria manifatturiera in Cina hanno invece fugato, indicando una crescita robusta, con gli ordini all’esportazione tornati alla crescita in un contesto di miglioramento della domanda estera.

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